Chaplin e Churchill

31st March 2020

Il 26 settembre 1925, alle 19.30, la BBC trasmise a tutte le stazioni radio dell’arcipelago britannico un estratto di 10 minuti tratto da un film muto, segnando un momento storico per la storia del cinema e della trasmissione radio. Quello che gli ascoltatori sentirono quella sera fu “una tempesta di risate incontrollate, ispirate dall’unico uomo al mondo che riuscisse a far ridere la gente continuativamente per cinque minuti, ovvero Charlie Chaplin”. Il contesto era una proiezione del suo ultimo film, La febbre dell’oro, al Tivoli Theatre di Londra. Dettagliate descrizioni di questi attacchi di risa vennero poi riportati dalla stampa:

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The Gold Rush

When, if ever, the Tivoli public tires of Chaplin's "The Gold Rush" - ECCI00316464

1925/10/09

Tra il pubblico che partecipò alla premiere del “meraviglioso ultimo film” di Chaplin, svoltasi qualche giorno prima proprio al Tivoli Theatre, c’erano anche Winston Churchill e signora, come riporta il numero del 27 settembre del giornale domenicale inglese People. Il giornalista suggerisce che se Churchill “potesse trasmettere un po’ dello spirito e dell’allegria di Charlot nella prossima seduta del Parlamento, farebbe davvero molto per alleggerire la tensione dovuta ai tanti problemi politici”.

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The Gold Rush

Mr. Winston Churchill and his lovely wife were at the Tivoli - ECCI00316357

1925/09/27

Questo è il primo documento riguardante Churchill che viene conservato negli archivi Chaplin. Secondo quanto riportato nella autobiografia di Chaplin, i due uomini si incontrarono per la prima volta quattro anni dopo, nel settembre 1929, a una festa organizzata nella villa al mare di Marion Davies: “Una cinquantina di ospiti affollavano la sala da ballo e il salone per i ricevimenti quando [Churchill] apparve sulla soglia insieme a [William Randolph] Hearst e vi si fermò con una mano infilata nel panciotto, napoleonicamente, a guardare le danze. Sembrava sperduto e fuori posto. W. R. mi vide, con un cenno m’invitò ad avvicinarmi e fece le presentazioni.” Inizialmente i due si scambiarono qualche commento, Chaplin trovò i modi di Churchill cordiali ma bruschi, e Churchill non si animò finché Chaplin non si mise a parlare del governo laburista inglese. Chaplin ricorda:

Quello che non capisco” dissi “è il fatto che in Inghilterra l’elezione di un governo socialista non altera lo status di un re e di una regina.” La sua occhiata [di Churchill] fu rapida e allegramente provocatoria. “Naturalmente no” disse. “Io credevo che i socialisti fossero contrari alla monarchia.” Lui rise. “Se lei abitasse in Inghilterra le taglieremmo la testa per questa osservazione.” Un paio di sere dopo m’invitò a cena nell’appartamento che aveva in albergo. Erano presenti altri due ospiti, oltre al figlio Randolph, un bell’adolescente di sedici anni, avido di discussioni intellettuali, critico e intollerante come tutti i giovani della sua età. Mi resi conto che Winston era molto fiero di lui. Fu una serata deliziosa durante la quale padre e figlio non fecero che burlarsi di cose di poco conto. Dopo di allora, e prima che tornasse in Inghilterra, c’incontrammo parecchie altre volte nella villa al mare di Marion.

Il 24 settembre 1929, Churchill, accompagnato da Randolph Churchill, John Churchill, John Churchill Jr., e dall'ambasciatore Alexander Moore, andò a trovare Chaplin e visitò i suoi studios di Los Angeles, assistendo alle riprese di Luci della città. In quell’occasione era presente anche Alf Reeves, manager degli studios.

Daily production report - City Lights / ECCI00313463
crediti Daily production report - City Lights / ECCI00313463

Tre mesi dopo questo incontro, il 30 dicembre 1929, Churchill pubblicò sul Daily Mail alcune delle sue impressioni su Hollywood - che appellò come “il distretto di Peter Pan” - e in particolare su Chaplin: “La comparsa dei film sonori ha creato una rivoluzione nel campo del cinema. Hollywood è stata scossa dalle sue fondamenta […] Unico tra i produttori, Charlie Chaplin rimane fedele al muto, affermando che la pantomima è l’anima dell’arte drammatica, e che l’immaginazione del pubblico fornisce parole migliori di quanto lo faccia la tecnica. Si dichiara inoltre pronto a vendicare il cinema muto con le scintillanti armi dell’umorismo e del pathos. E io condivido appieno la sua opinione.”

Il 25 febbraio 1931 Chaplin, appena sei giorni dopo essere arrivato in Inghilterra per la premiere londinese di Luci della città, cenò e passò la serata a Chartwell, la dimora di Churchill nel Kent. Due sere dopo, il 27 febbraio, i due uomini vennero fotografati assieme alla cena organizzata per la premiere, nella quale Churchill propose un brindisi a Chaplin “ un ragazzo che non aveva niente, diventato un uomo che ha saputo conquistarsi l’attenzione del mondo intero.”

Chaplin e Churchill alla festa per la premiere londinese di Luci della città, 1931/02/27 - ECCI00027592
crediti Chaplin e Churchill alla festa per la premiere londinese di Luci della città, 1931/02/27 - ECCI00027592
Chaplin e Churchill alla festa per la premiere londinese di Luci della città, 1931/02/27 - ECCI00027593
crediti Chaplin e Churchill alla festa per la premiere londinese di Luci della città, 1931/02/27 - ECCI00027593

Più tardi, lo stesso anno, Chaplin e Churchill cenarono assieme a Biarritz, e il 19 settembre Chaplin passò un fine settimana a Chartwell.

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Charles Chaplin, the film comedian [...] ; Mr. Chaplin Plans - ECCI00005134

1931/09/21

In “A Comedian Sees the World”, il memoir che Chaplin redige del suo viaggio attorno al mondo fatto tra il 1931 e il 1932, si legge: “[Churchill] sapendo che stavo pensando di fare un film sulla vita di Napoleone, mi disse ‘Lo faccia, ha delle enormi possibilità comiche. Napoleone che fa il bagno e suo fratello Gerolamo che irrompe nella stanza tutto in ghingheri nell'uniforme con gli alamari dorati, approfittando della circostanza per metterlo in imbarazzo e costringerlo ad accettare le sue richieste. Ma Napoleone si lascia scivolare apposta nella vasca, spruzzando d'acqua a divisa del fratello, e gli ordina di levarsi dai piedi, obbligandolo ad uscire ignominiosamente. Una formidabile scena comica."

L’ammirazione di Churchill per Chaplin, se non un vero e proprio sentimento di amicizia, trapela chiaramente nell’articolo che Churchill scrisse su di lui, pubblicato il 26 ottobre 1935 con il titolo “Everybody’s Language”:

[Chaplin] possiede un’inarrivabile posizione da star per il fatto di essere un attore grandioso, che riesce allo stesso tempo a toccare le corde più profonde del nostro cuore e a provocare irrefrenabili risate. […] Il vero Chaplin è un uomo di carattere e cultura. E come ha detto il figlio Sidney Earle Chaplin, intervistato alla tenera età di cinque anni: ‘Le persone hanno un’idea sbagliata di papà. Non è buona abitudine tirare torte, ma lui lo fa solo nei film. A casa non tira mai torte.’”

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Modern Times

Everybody's Language / by Winston Churchill - ECCI00018735

1935/10/26

A Londra Il grande dittatore uscì il 16 dicembre 1940, in piena epoca di bombardamenti, quando Hitler era un nemico ben presente e reale. Gli inglesi sembrarono gradire la parodia di Chaplin. Due anni prima anche il primo ministro in persona aveva apprezzato il film, visto in anteprima, sopratutto la sequenza della battaglia di cibo tra Hynkel e Napaloni.

Anni dopo, nel 1952, dopo aver organizzato una visione privata di Luci della ribalta a Chartwell, Churchill mandò a Chaplin una lettera di congratulazioni:

Lettera a Chaplin da Winston Churchill, 1952/11/29 - ECCI00008522
crediti Lettera a Chaplin da Winston Churchill, 1952/11/29 - ECCI00008522

Qualche anno più tardi i due uomini si incontrarono un’ultima volta, al Savoy Grill di Londra. Non si vedevano dal 1931 e Chaplin immaginava che “Sir Winston nutrisse del risentimento”, visto che non aveva mai risposto alla lettera che Churchill gli aveva mandato nel 1952. In segno di scusa, Chaplin gli disse che non pensava che quella lettera richiedesse una risposta.

Churchill replicò: “Mi sono sempre piaciuti i suoi film”.

Nel 1960, in un programma della radio svizzera, Chaplin affermò di aver incontrato nella vita solo tre geni: la pianista Clara Haskil, Albert Einstein, e Winston Churchill.