Lettere da Hannah

12th March 2019

Sydney Chaplin, Charlie’s brother, fratello di Charlie, ha conservato gelosamente alcune lettere di Hannah inviate ai suoi figli durante la degenza nell'ospedale psichiatrico Peckham House Nursing Home di Londra: 

Cari figli,
qualche riga per ringraziarvi del vostro "telegramma" per il mio compleanno.
Molte grazie per aver pensato a me. Spero che godiate di buona salute e che vi venga chiesto presto di venirmi a prendere, così che possiamo trascorrere un po' di tempo sereni dopo tutto quello che ho passato.
 
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Cari figli miei, ho la vostra lettera in mano. Siete stati molto gentili a inviarmi questa lunga missiva; la sola cosa che vi chiedo è di non lasciarmi morire, almeno non qui.
Sono sicura che tra tutti e due troverete una soluzione.
Con tanto amore, la vostra mamma

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[Lettera 1905 a Sydney Chaplin e Charles Chaplin / Hannah Chaplin] - ECCI00008368

1905

Figlio carissimo,

sono stata molto felice di ricevere il tuo messaggio martedì scorso, ma anche molto triste al pensiero di quanto tempo dovrà trascorrere prima che ti riveda. Spero che tu cambi idea e che venga domani o tutti i giorni e pensa che potrebbe essere il mio ultimo giorno sulla terra, quindi spero di ricevere notizie il prima possibile. Non voglio annoiarti oltre. Una montagna di amore e baci. La tua mamma ridotta in cenere. 

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Aubrey Chaplin, nipote di Hannah, le feceva visita regolarmente e scriveva ai cugini in America dando notizie della madre. Nel 1921 Charlie e Sydney riuscirono finalmente a trasferire Hannah in California.

David Robinson scrive: Tom Harrington fu inviato in Inghilterra a prenderla. Hannah fu sorpresa e felicissima quando Harrington, con l'aiuto di Aubrey Chaplin e di sua moglie, spese oltre £100 per rifarle il guardaroba, che includeva cappelli, cappotti, una vestaglia e un beauty case. Durante il viaggio il suo comportamento fu quasi normale ma al suo arrivo a New York ci fu un piccolo contrattempo quando scambiò un funzionario dell’ufficio immigrazione per Gesù Cristo. Harrinton riuscì comunque ad appianare l’incidente. Hannah fu sistemata in un bel bungalow con giardino sul mare, una coppia per governare la casa e un’infermiera diplomata, la signora Carey. […] Le piaceva cucire, e giocare a dama, gioco in cui vinceva sempre. Le piaceva anche andare fuori in macchina a fare delle spese. Konrad Bercovici raccontò che una volta tornò a casa da una di queste spedizioni con metri e metri di seta colorata, per il costo di qualche migliaio di dollari. Chaplin stava per rimandare indietro la seta, ma improvvisamente cambiò idea e disse: “Che se la tenga pure e ne abbia anche dell’altra e tutti i fronzoli che vuole. Poverina, ha desiderato queste cose per tutta la sua vita.”
Di tanto in tanto visitava i Chaplin studios, e una volta, non capendo che il figlio indossava il costume del vagabondo, gli consigliò di comprarsi un abito nuovo. Morì nel 1927.