Il discorso finale del Grande Dittatore

28th August 2018

Il discorso finale del Grande dittatore è uno degli elementi del lavoro di Chaplin che più è stato utilizzato nel XXI secolo.

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The Great Dictator

"Look up, Hannah!" : Charlie Chaplin's Concluding Speech in "The Great Dictator" - ECCI00312601

1940/11/16

“Dovevo farlo”, ha spiegato Chaplin. “Semplicemente dovevo farlo. Non c’era altro modo in cui potessi esprimere in modo adeguato quanto ci tenessi. Era arrivata l’ora di smettere di scherzare. Avevano avuto le loro risate. Ed era stato molto divertente, no? Ma ora dovevano ascoltare. Volevo che smettessero di essere così dannatamente contenti.” (New York World Telegraph, 18 ottobre 1940)

Chaplin ci ha messo mesi a scriverlo. Negli archivi sono state trovate solo poche note. Alcune sono datate novembre 1939 – il film è uscito nel settembre 1940. Tuttavia alcuni documenti manoscritti sembrano stati scritti prima.

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Tra maggio e giugno 1940 la segretaria di Chaplin ha preso molti appunti al riguardo.

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The Great Dictator

First cut version : Hynkel's speech / [Dan James] - ECCI00312667

1940/04-1940/10

Le seguenti parole chiave per il discorso del dittatore sono state dettate da Chaplin il 5 giugno 1940:

Ragione. Felicità. Gentilezza. Dolcezza. Umanità. Bellezza. Immaginazione. Integrità. Progresso. Tolleranza. Libertà. Avventura. Amore. Scienza. Democrazia.

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crediti chm085064

Questo documento scritto a mano da Chaplin mostra un stesura successiva:

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The Great Dictator

Final 4 / [Charles Chaplin] - ECCI00312421

1938

“Non disperate. L’odio non conquisterà il mondo. L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. La strada che porta all’amore universale e alla fratellanza dell’umanità. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il vento spazzerà via questa polvere, il potere tornerà al popolo e, qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti. Uomini che vi disprezzano e sfruttano voi e loro stessi, che vi oltraggiano e uccidono la vostra personalità.”

Da comparare con la versione definitiva:

“Non disperate. L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e, qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie.”