La Fondazione Cineteca di Bologna è un’istituzione riconosciuta a livello internazionale con la missione di conservare e valorizzare i propri fondi — cinematografici, fotografici, cartacei — e di contribuire a una fruizione ampia e partecipativa della cultura in senso ampio attraverso il cinema.
Alla fine degli anni Novanta, sotto l’egida della Association Chaplin/Roy Export, Cineteca ha lanciato il Progetto Chaplin per restaurare l’immensa filmografia di Chaplin (più di 80 titoli) con il doppio obbiettivo di permettere al vecchio e al nuovo pubblico di ri-scoprire questo grande maestro senza tempo e contemporaneamente assicurare ai suoi film una conservazione a lungo termine. In particolare, per quanto riguarda i medi e lungo metraggi prodotti dalla First National e dalla United Artists tra il 1918 e il 1966, si è prestata grande attenzione alle differenti riedizioni dei film e alla relativa storia distributiva, per essere certi che la versione restaurata coincidesse con la versione definitiva voluta da Chaplin. Per quanto concerne invece le comiche Keystone, Essanay e Mutual (1914-1917), che sono state in pubblico dominio per mezzo secolo, si è portato avanti un assai lungo e scrupoloso lavoro di identificazione, ispezione e comparazione di centinaia di differenti elementi filmici provenienti da archivi di tutto il mondo. Il lavoro di restauro è stato per la maggior parte eseguito presso L’Immagine Ritrovata, il laboratorio di restauro della Cineteca, in collaborazione con altri ricercatori, enti o istituzioni come Kevin Brownlow/Photoplay Productions, British Film Institute, Lobster Films e The Criterion Collection.
Nel corso degli ultimi vent’anni i nostri restauri di film come Tempi moderni, Il monello, Luci della città e La febbre dell’oro sono stati disponibili a livello internazionale per proiezioni cinematografiche, accompagnamenti dal vivo con orchestra, e per la distribuzione home video.
La digitalizzazione e la catalogazione degli archivi Chaplin rappresentano l’altra principale raison d'être del Progetto Chaplin. Sotto l’inestimabile guida di Kate Guyonvarch per conto della famiglia Chaplin, e con il prezioso contributo di molti studiosi e storici come David Robinson e Lisa Stein Haven, il Progetto Chaplin ha creato un archivio on-line che attualmente consente di accedere a circa 30,000 record (più di 180,000 pagine) databili a partire dalla fine del 1800 fino agli anni ‘90 del novecento. Nel corso dell’ultimo decennio, questa preziosa documentazione è stata consultata da studenti, documentaristi, curatori, storici e studiosi, contribuendo enormemente all’espansione della narrativa e della conoscenza dell’arte e della vita di Chaplin. In questo contesto, il Progetto Chaplin continua nella sua missione di diffondere e valorizzare il patrimonio costituito dagli archivi Chaplin attraverso iniziative e pubblicazioni proprie e in collaborazione con altre organizzazioni internazionali.
La digitalizzazione e la catalogazione degli archivi Chaplin è stata resa possibile grazie al generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.